VIAREGGIO. Gli ultimi anni, quelli della salvezza, hanno visto indossare la maglia del Viareggio attaccanti arrivati nel mercato invernale col non semplice compito di buttarla dentro, cosa che da settembre a dicembre accadeva praticamente col contagocce.

Umberto Eusepi, Riccardo Bocalon e Simone Zaza sono nomi che al solo menzionarli fanno emozionare i tifosi bianconeri, perché nel giro di sei mesi sono diventati eroi, pezzi indimenticabili di una storia iniziata e proseguita sul filo conduttore della salvezza.

Ma quest’anno la situazione sembra diversa. Perché un potenziale bomber di razza il Viareggio ce l’ha già in rosa, con la prospettiva di non dover aspettare la riapertura del mercato di gennaio, come pioggia in periodi di siccità.

Simone Magnaghi, un ragazzone del ’93, dal fisico possente e dalla movenze da centravanti puro, ha già segnato due gol in campionato (bellissimo quello contro la Paganese – destro siderale dalla lunga distanza – e contro la Carrarese) oltre a quello in Coppa Italia Lega Pro a Empoli contro il Pontedera.

Il morale, suo e della squadra, è sicuramente alto, perché dopo la vittoria di Carrara arrivata nel recupero, non potrebbe proprio essere altrimenti: “È stata una partita positiva sotto parecchi punti di vista. Magari nel primo tempo anche se avevamo il pallino del gioco in mano, eravamo un po’ sotto ritmo. Nella ripresa siamo migliorati, favoriti anche dall’espulsione di Lanzoni. Ci alleniamo tutti bene, indipendentemente da chi gioca o meno. Il mister è stato piuttosto chiaro: vuole un certo tipo di lavoro dalle punte. Io mi impegno, cerco di fare quello che vuole lui”.

Ma Magnaghi si sente davvero il finalizzatore principe di questa squadra? Indubbiamente il tempo e le possibilità per aumentare visibilmente il proprio score giocano a suo favore, ma quel che conta, soprattutto, è soddisfare le richieste di mister Cuoghi: “Il Viareggio mi ha voluto di più e si era fatto vivo prima rispetto ad altre squadre. Il mio procuratore mi ha detto che questa era un’ottima piazza ed appena ho firmato, ho capito che era il posto giusto per disputare un’annata importante. Siamo a 7 punti, con tanti giovani, ma in pochi si aspettavano un avvio così”.

E domenica il Viareggio fa ritorno ai “Pini”, quando di fronte si troverà un Latina reduce da tre vittorie consecutive: “Stiamo preparando la partita in base alle loro caratteristiche: loro giocano col 4-3-3 e di sicuro troveranno una squadra che non è appagata dalla vittoria di Carrara, ma che vuole continuare a fare punti. Ogni volta che entriamo in campo cerchiamo sempre di vincere. Il nostro obiettivo è la salvezza, ma se vogliamo, possiamo puntare in alto. Con la calma alla fine otterremo buoni risultati”.

Due vittorie, quinto posto in classifica. Scenari belli, bellissimi. Eppure, riavvolgendo il nastro di queste prime quattro giornate di campionato, lo spazio per qualche recriminazione, non manca: “C’è il rimpianto per non avere concretizzato le occasioni create in un campo difficile come a Benevento, pur non disputando una prima mezz’ora brillante. E anche negli ultimi minuti della sfida col Prato, potevamo vincere. Ci sono stati degli errori, ma stiamo crescendo. Per il momento 7 punti vanno bene”.

Ascolta l’intervista a Simone Magnaghi

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